MEDITAZIONE

Attualmente la maggior parte di noi vive una vita quasi totalmente estroversa, spesso faticosa e stressante, ignorando l’oceano di beatitudine che esiste nelle profondità del nostro essere.
Questa è una delle mete della meditazione: allontanare la coscienza dalla confusione esterna e dal chiacchiericcio della mente, anche solo per un breve tempo, per dirigerla all’interno, al nostro Sè. Lo scopo è dare uno sguardo alla vita interiore per poi connetterla con la vita esteriore, in maniera serena e armoniosa, priva di stress.
La meditazione ci dà la consapevolezza di questa connessione, ci conduce alla serenità e alla felicità spirituale e ci rende consapevoli dell’importanza vitale della nostra vera natura interiore.
La Meditazione attenua pertanto lo stress, allevia i sintomi di ansia e depressione ed è un grande aiuto per chi fatica a concentrarsi, eccone in sintesi i principali benefici:

Allena il cervello. Studi in risonanza magnetica dell’Università di Harvard su un gruppo di studenti reduci da un corso di 8 settimane di meditazione hanno evidenziato un ispessimento della materia grigia – l’insieme dei neuroni presenti nell’encefalo e nel midollo spinale – nelle aree cerebrali associate con la consapevolezza del proprio corpo e con la compassione per il prossimo. Nello stesso periodo di tempo si sono registrate una diminuzione del volume dell’amigdala, una regione cerebrale associata allo stress e alla paura, e un aumento di materia grigia nella corteccia prefrontale, responsabile di alcune funzioni cognitive superiori come la concentrazione e la capacità decisionale.

Abbatte lo stress. Uno dei primi effetti benefici di una calma meditazione è che il nostro sistema nervoso autonomo riduce ogni attività fisica in eccesso nel nostro corpo.
Poiché il Sistema Nervoso Autonomo è la parte di noi che sovrintende il meccanismo automatico di risposta al pericolo, che nel mondo moderno a causa dello stress può essere sovraeccitato in modo dannoso, la meditazione, agendo su di esso, risulta di massimo beneficio per la sua armonizzazione.
In situazioni di stress con la meditazione si hanno benefici immediati, grazie ad una sensazione di pace e di appagamento.

Rinforza il Sistema Immunitario. La pratica meditativa contribuisce inoltre ad aumentare i livelli di endorfine, che hanno un ruolo molto importante nell’attivazione del sistema immunitario e nell’aumento del livello di anticorpi che aiutano a combattere le malattie.

Agisce da antinfiammatorio. Uno studio internazionale pubblicato nel 2013 e condotto da ricercatori di Wisconsin (Usa), Spagna e Francia ha dimostrato come 8 ore di intensa meditazione praticata da esperti della disciplina siano sufficienti per “spegnere” l’attività di alcuni geni legati all’origine dei processi infiammatori. Un altro studio olandese pubblicato nel 2014 ha dimostrato che la meditazione può agire sul sistema nervoso simpatico promuovendo il rilascio di sostanze antinfiammatorie e riducendo la produzione di sostanze che stimolano i processi infiammatori, un grande aiuto per chi soffre di forme di infiammazione cronica.

Fa abbassare la pressione. La meditazione può favorire il rilascio nel sangue di ossido nitrico, una sostanza che provoca il rilassamento dei vasi sanguigni, fornendo così al sangue “vie” più ampie in cui fluire. Ecco perché questa pratica, insieme a uno stile di vita sana e alla pratica Yoga, può aiutare chi soffre di pressione alta a ridurre l’ipertensione.

È un potente antidolorifico. Le scansioni cerebrali su praticanti di meditazione, confrontate con quelle di chi non pratica questa disciplina, mostrano che i primi provano – a parità di intensità di un’esperienza dolorifica – molto meno dolore dei secondi.
La ragione sarebbe da ricercare nella riduzione delle connessioni cerebrali tra corteccia anteriore cingolata – associata ai sentimenti negativi che rendono il dolore fisico ancora più insopportabile – e parti della corteccia prefrontale, responsabile di gran parte delle esperienze di autoconsapevolezza corporea. Chi medita non è immune al dolore fisico, ma ha imparato a slegarlo dalla componente emotiva, che ne peggiora l’impatto, e a gestirlo in maniera diversa.

Mantiene giovani. La Meditazione, se praticata regolarmente, può rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Diversi studi, tra cui un’ampia ricerca dell’Università della California di Davis, hanno dimostrato come la meditazione migliori l’attività dell’enzima telomerasi, che ricostruisce e allunga i telomeri, sequenze di DNA situate alle fine dei cromosomi. Proteggere i telomeri è fondamentale per garantire lunga vita alle cellule: quando i telomeri si accorciano sotto a una certa soglia, le cellule smettono di dividersi ed entrano in uno stato di senescenza.

Può essere più riposante del sonno. In uno studio condotto nel 2006, ad un gruppo di studenti universitari è stato chiesto di fare un breve pisolino, meditare o guardare la TV, prima di compiere un test per verificare i loro livelli di allerta. Chi aveva meditato ha ottenuto risultati migliori del 10% rispetto a chi si era concesso una siesta.

Alleata delle donne. La pratica della meditazione e di altre discipline di origine orientale come il Tai Chi e lo Yoga può attenuare i più comuni sintomi della menopausa come i disturbi dell’umore e del sonno, le vampate di caldo improvviso, i dolori ossei e muscolari, è inoltre molto consigliata in gravidanza.

Effetti mentali. Quando entriamo nello stato meditativo, entriamo nel regno del silenzio; i pensieri che ci assalgono svaniscono, e la realtà del presente si rivela a noi in tutta la sua intensità.
I nostri sensi ci mandano un’immagine diretta del mondo, senza che venga alterata dalla nostra mente o dai nostri condizionamenti.
Tutte le debolezze che ostacolano l’espressione di sentimenti puri e sinceri, come avidità, insicurezza, gelosia, rabbia ecc. si riducono quando si percepisce la gioia della meditazione. Questa gioia è assoluta, priva di ogni dualità. Questa stessa gioia diviene la motivazione della nostra emancipazione.

Gli incontri sono al sabato dalle 9.30 alle 11.00 con cadenza quindicinale 

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